L’importanza della teoria

Ogni azienda è una scuola. Un luogo dove si elabora un sapere e lo si condivide con colleghi, clienti, fornitori, istituzioni.

Nella loro dimensione di “scuole”, le aziende manifestano una sempre più profonda insofferenza per il sapere cosiddetto “teorico”.

Le presentazioni, i corsi aziendali, il materiale formativo per i colleghi o illustrativo per i clienti devono avere un taglio “pratico”, “concreto”, devono assomigliare il più possibile ad un tutorial, con istruzioni semplici, precise e possibilmente divertenti. Ciò che non è immediatamente utilizzabile o spendibile viene percepito come “fuffa”, inutile barocchismo, buono al massimo per una noiosa lezione all’università.

Questo atteggiamento che si riscontra anche nel nostro modo di valutare le scuole dei nostri figli rappresenta probabilmente una reazione allo storico sbilanciamento del nostro modello educativo tradizionale sulla teoria e sul pensiero astratto.

Oggi esiste un pregiudizio negativo su tutto ciò che è “teoria”. La teoria è superflua. Ragionamenti astratti, tassonomie e classificazioni, distinzioni logiche sono complicazioni che allontanano dal “fare”. Imparo solo se faccio. Altrimenti mi annoio e perdo la concentrazione.

Al contrario, si impara prima e meglio quando, oltre a fare qualcosa, si studia la “teoria” di quel qualcosa.

Teoria significa sostanzialmente osservazione, contemplazione. Prima di mettere le mani sul mondo devo averlo osservato.

Ci sono almeno quattro motivi per cui nel mondo del lavoro non bisogna screditare il sapere teorico:

1. La teoria serve a dare un senso a ciò che si fa, a capire cosa si sta facendo e perché lo si sta facendo in quel modo. Questo significa lavorare con più consapevolezza e dunque con maggiore convinzione, motivazione e precisione. Se ho una base di forte conoscenza teorica dell’apparato locomotore, il mio modo di allenarmi a correre sarà molto più “intenzionale” e attento ai dettagli, dunque molto più efficace.

2. La teoria serve a riconoscere la natura intrinseca di fenomeni/dinamiche/ comportamenti e in questo modo diventa fondamentale per aumentare la nostra capacità di prevedere e anticipare eventi/comportamenti futuri.

3. La teoria serve a gestire con flessibilità e autonomia le mille situazioni speciali e imprevedibili che si determinano quotidianamente al lavoro. Se si hanno basi teoriche forti, si impara prima e meglio. Non è necessario imparare le mille casistiche e le mille eccezioni del mio ambito di attività. Se ho capito la logica profonda di un’attività, posso arrivare alla gestione dei casi particolari spontaneamente per deduzione. Se ho capito il principio base di una regola, non ho bisogno di trovare nel manuale il caso specifico.

4. Avere basi teoriche di conoscenza di un’attività amplifica le nostre potenzialità creative. Se ho studiato e compreso profondamente le connessioni logiche tra variabili/fenomeni/eventi riesco con più facilità a immaginare alternative, a mettere in discussione meccanismi/processi/regole consolidati.