Decisioni quotidiane… abitudinarie!

La maggior parte delle scelte quotidiane, tanto nella sfera professionale che in quella privata, vengono compiute col pilota automatico, senza pensarci a livello cosciente. È il potere delle abitudini, ampiamente sottovalutato, poiché le abitudini possono diventare facilmente una dittatura come una liberazione, e determinano in gran parte la nostra vita.

La prima cosa da chiarire sulle abitudini è che vengono elaborate nel luogo più antico del cervello: i “nuclei della base”, posseduti, oltre che da noi, anche da altri animali.

Questa zona processa le sue attività ed elabora le nostre reazioni con un alto tasso di autonomia. Addirittura, è capace di dimostrarsi indipendente rispetto ai ragionamenti coscienti e alla memoria. Cosa significa? Che noi possiamo fare qualcosa in automatico anche senza ricordarcela.

L’autonomia di queste due parti del cervello ha delle conseguenze enormi, perché il centro “animalesco”, costituito dai nuclei della base, presiede ai nostri bisogni istintivi. E spiega in buona parte perché così tante persone non riescono a sfuggire alle più varie e disastrose dipendenze, finendo per odiarsi.

E anche perché spendiamo in cose che non ci interessano, perché ci preoccupiamo tanto dell’opinione altrui, ci troviamo puntualmente invischiati in lavori da cui fatalmente fuggiamo, o da colleghi e capi a cui non riusciamo a dire di no e con cui non riusciamo più nemmeno a comunicare o dire minimamente ciò che pensiamo.

Il cervello “moderno” è imbastito da strutture che esprimono consapevolezza e memoria. Quello “antico” è incentrato su bisogni e istinti, che trasforma prontamente in abitudini.

Il cervello antico può portarci a dire, fare e diventare cose che mai avremmo voluto dire, fare o diventare; a meno che non impariamo come nascono, si sviluppano e come trasformarle in qualcosa di diverso, prestando grande attenzione a ciò che si dice e si fa senza nemmeno rendersene conto. È il modo migliore per cristallizzare abitudini: quando accade, modificarle non è impossibile, ma è spesso arduo.