Sviluppo sostenibile delle PMI italiane

La consapevolezza dell’importanza della sostenibilità sta aumentando da parte delle imprese, ormai davanti all’evidenza che l’unico sviluppo possibile è appunto quello che guarda ad un uso consapevole delle risorse e ad una maggiore attenzione agli impatti di lungo periodo su ambiente, società e governance. 

Se da un lato il perseguimento della sostenibilità è legato a vantaggi concreti come migliori performance e benefici organizzativi di lungo periodo, dall’altro i modelli sostenibili stanno diventando più o meno obbligatori, tanto che il mancato rispetto dei loro parametri può precludere l’accesso a bandi pubblici, finanziamenti e investimenti.

Quindi, l’insieme dei principi, delle regole e delle procedure che riguardano la gestione di una società, ricopre dunque un ruolo fondamentale nella spinta verso la trasformazione sostenibile e, in generale, verso tutti i processi di cambiamento ed innovazione. Tanto fondamentale che per inverso, se non correttamente programmati e sviluppati, può costituire uno degli ostacoli più rilevanti allo sviluppo e perfino alla sopravvivenza dell’impresa. 

Appare perciò molto importante per un’impresa avere un Consiglio di Amministrazione con compiti di controllo e governo; una leadership chiara, possibilmente mantenendo la separazione tra Presidente e Amministratore Delegato; considerare e valorizzare il contributo di consiglieri esterni o indipendenti.

A ciò si aggiunga che, per il tessuto imprenditoriale italiano, caratterizzato da una forte presenza di aziende familiari, oltre la grande sfida della transizione sostenibile c’è la necessità, più forte che mai, di garantire la continuità aziendale oltre il fondatore e la famiglia. Ne consegue, inevitabilmente, un problema di gestione del passaggio generazionale che appare ancor più difficile considerando che molte di queste imprese non sono dotate di un Consiglio di Amministrazione, mantenendo un’organizzazione che ruota attorno alla figura di un leader solitario.