Codice dei contratti pubblici: il principio della fiducia

Con tale principio, si è voluto affermare che i rapporti tra cittadino e P.A. devono essere ispirati dalla fiducia reciproca. Si tratta, in buona sostanza, di un’evoluzione del cosiddetto principio del buon andamento e d’imparzialità dell’azione amministrativa scolpito nell’articolo 97 della nostra Costituzione repubblicana.

Così si esprime il principio di reciproca fiducia tra amministrazione, trasparente e corretta, e operatori economici favorendo e valorizzando l’iniziativa e l’autonomia decisionale dei funzionari pubblici, con particolare riferimento alle valutazioni e alle scelte per l’acquisizione e l’esecuzione delle prestazioni, secondo il principio del risultato.

La fiducia non è fine a sé stessa ma si traduce in azione efficiente ed efficace che impinge le valutazioni e le scelte atte all’acquisizione delle prestazioni.

In tale contesto, è rilevante quindi il tema della responsabilità dei funzionari pubblici incentrata sulla colpa grave che si sostanzia nella violazione di norme di diritto e degli auto-vincoli amministrativi, nonché per la palese violazione di regole di prudenza, perizia e diligenza.

Ebbene, non costituisce colpa grave la violazione o l’omissione determinata dal riferimento a indirizzi giurisprudenziali prevalenti o a pareri delle autorità competenti.

Infine, si stabilisce che per promuovere la fiducia, le stazioni appaltanti adottano azioni per la copertura assicurativa dei rischi per il personale nonché per riqualificare le stazioni appaltanti e dare valore alle capacità professionali dei dipendenti compresi i piani di formazione.

Si tratta, in conclusione, senza dubbio di una norma davvero apprezzabile che, tuttavia, dati i suoi intenti ambiziosi e per certi aspetti rivoluzionari, rischia di rimanere lettera morta se non accompagnata da una vera e propria rivoluzione culturale, che metta finalmente al centro il cittadino come fruitore di servizi pubblici erogati da una pubblica amministrazione di cui il cittadino si fida perché trasparente, corretta e competente.